Il tartufo moscato è una delle varietà meno conosciute dai non esperti ma merita senz’altro . Il suo nome scientifico è Tuber Brumale. Ecco le informazioni da conoscere.
La scorza si presenta con un colore molto scuro che ricorda il tartufo nero d’inverno.
All’interno del tartufo moscato troviamo una polpa con delle venature chiare che invece non troviamo in altre tipologie di tartufo.
Si percepisce un aroma di sottobosco. L’odore è forte e deciso con una punta di piccante.
Trovi un approfondimento sui periodi migliori per raccogliere il tartufo moscato ed altri, sul calendario dei tartufi.
Calorie | 31 calorie per ogni 100 grammi |
Grassi | 5% |
Proteine | 6% |
Fibre | 8,5% |
Vitamina C | 1 mg ogni 100 grammi |
Vitamina B1 | meno di 1 mg per ogni 100 grammi di prodotto |
Vitamina B2 | meno di 1 mg per ogni 100 grammi di prodotto |
Ferro | 3,5 mg per cento grammi di tartufo |
Calcio | 24 mg per 100 grammi di tartufo |
Il tartufo moscato si presta bene ad un consumo crudo o cotto. Ovviamente questo dipende dalle proprie preferenze e anche dalla tipologia di ricetta che si intende realizzare.
Il sapore trova la sua massima espressione quando è consumato crudo, ovviamente a patto che il tartufo sia fresco; in tal caso l’aroma e il sapore sono impareggiabili.
Lo si può grattugiare o affettare finemente e spolverarlo su primi piatti. Ottimo anche sulle uova al tegamino e si accompagna molto bene anche con la carne.
Da provare anche con antipasti, ad esempio sul pane bruschettato con un filo di olio di oliva.
Questa variante di tartufo cresce nelle zone collinari e nelle zone di montagne, infatti cresce dai 400 a 1000 metri di altitudine.
Ha bisogno anche di terreni dove è presente i calcare anche se non disdegna quelli prevalentemente argillosi. Per crescere al top ha bisogno di ombra ecco perché lo si può trovare nei boschi delle colline e delle montagne.
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