Scopri le informazioni sul morso per cani da tartufo, le caratteristiche, i prezzi e i materiali di realizzazione.

Il cane è un partner indispensabile per il tartufaio che va alla ricerca del tartufo, in quanto senza il suo fiuto infallibile sarebbe oltremodo difficile scovare il prezioso fungo. Nel kit del bravo tartufaio, oltre ai vanghetti ed alle zappette, bisogna inserire anche alcuni accessori per l’amico quadrupede, per garantirgli una ricerca in totale libertà e nella massima sicurezza.

Uno degli accessori che non dovrebbe mai mancare è il morso per cani da tartufo, usato in alternativa alla museruola, che ha finalità funzionali ma soprattutto protettive. Il morso impedisce al cane di ingerire bocconi grandi, tutelandolo dalle esche avvelenate che vengono dislocate nelle zone dove crescono maggiormente i tartufi.

Il morso, rispetto alla museruola, sembra essere meno coercitivo poiché consente al cane di aprire la bocca e di bere, ma non di ingoiare bocconi di grandi dimensioni. Questa funzionalità è fondamentale poiché purtroppo, negli ultimi anni, si sta diffondendo una pratica molto crudele ed anche pericolosa per l’ambiente circostante: lo spargimento delle esche avvelenate nei boschi dove crescono i tartufi.

Perché quest’azione così disumana? Chi la mette in pratica? Nella maggior parte dei casi si tratta proprio di tartufai che, per eliminare o ridurre la concorrenza, avvelenano i cani degli altri cercatori. Le esche avvelenate rappresentano un pericolo non solo per i cani cercatori di tartufo, ma anche per gli altri animali che vivono nell’ambiente circostante come uccelli, volpi, gatti ecc., impattando negativamente sull’ecosistema naturale.

Secondariamente i morsi impediscono al cane di masticare i tartufi dopo averli trovati. In genere i cani, se ben addestrati, sanno perfettamente quando devono fermarsi dopo aver individuato il prezioso fungo. Gli amici a 4 zampe alle prime armi potrebbero però non avere ancora la giusta esperienza, quindi il morso impedisce loro di “assaggiare” e mangiucchiare il tartufo, rendendolo di fatto inutilizzabile.

Il morso va inserito nelle fauci del cane, impedendo l’ingestione di esche liquide o compatte. Generalmente è dotato di molle che assicurano un miglior comfort al cane, ma soprattutto una rapida rimozione in caso di necessità per non stressare eccessivamente l’amico peloso. In alternativa ci sono i morsi fissi che sono privi di molle. Entrambi i modelli sono sicuri, leggeri e poco invasivi.

I morsi per cani da tartufo sono solitamente realizzati in alluminio zincato, un materiale solido e resistente che previene le corrosioni. In commercio esistono anche altri materiali, ma è comunque consigliabile usarne uno che garantisca un’ottima durata e resistenza. Tra le insidie da affrontare durante la ricerca del tartufo ci sono vento, pioggia, umidità, sole ed altri agenti atmosferici che esercitano un’azione usurante sul morso.

É preferibile abituare gradualmente il cane ad indossare il morso, poiché potrebbe non gradire il nuovo accessorio. Si può iniziare con piccole sessioni di pochi secondi, per poi aumentare piano piano di qualche minuto fino ad abituare l’amico peloso ad indossare il morso. In questa fase bisogna avere pazienza e non forzare i tempi, altrimenti per l’amico quadrupede la ricerca col morso tra le fauci diventa uno stress ed una sofferenza.